Dal 1950 ⸻

La nostra storia

Le origini della Nostra storia risalgono ai primi anni ‘50, quando il futuro fondatore di Serigrafica Carpigiana – Emo Vaccari – si avvicinò per la prima volta alla tecnica di stampa in serigrafia. Fu grazie alla passione per la grafica ed il colore (ha sempre coltivato l’hobby della pittura) che conobbe tale procedimento di stampa, il quale agì da catalizzatore nel raggiungimento del suo obiettivo: esprimere la propria sensibilità artistica nell’esercizio di una attività in proprio e giudicata “di soddisfazione

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Una storia autentica, l'amore per l'artigianalità.

Il “futuro pioniere” iniziò ad eseguire le prime stampe; erano dei veri e propri esperimenti in quanto egli non aveva esperienze precedenti a cui poter fare affidamento. I primi lavori vennero eseguiti nella soffitta della sua abitazione a Soliera (MO) e le attrezzature a disposizione erano ridotte al minimo indispensabile. In quel piccolo laboratorio, sede di quella che nel 1950 fu chiamata “Serigrafica Emiliana”, nacquero i primi prototipi; il campionario era formato da stampe a più colori su carta, cartone rigido, materie plastiche, materiali autoadesivi e vetro. Nel 1959 avvenne il primo incontro tra l’impresa pioniere e il settore emergente nel distretto carpigiano: il Tessile Abbigliamento

Le peculiari esigenze delle imprese di abbigliamento e le potenzialità del processo serigrafico costituirono le premesse del rapporto di collaborazione tra Serigrafica Emiliana e il settore in questione.
Furono le aziende di abbigliamento che richiesero la stampa serigrafica su cartoncini rigidi sagomati; vennero quindi realizzate le prime stampe, le quali avevano come soggetto il marchio dell’impresa da un lato e le specifiche del capo finito (prezzo, articolo, taglia, colore, modello) dall’altro; il cartellino avrebbe poi accompagnato il capo finito. La possibilità di stampare materiali rigidi costituiva, insieme alla brillantezza e lo spessore dei colori utilizzati, novità di estremo interesse in quanto gli altri metodi di stampa (litografia e tipografia) non potevano raggiungere gli stessi effetti.
In breve tempo, il portafoglio clienti della Serigrafica Emiliana si ampliò e si diversificò grazie all’acquisizione di alcune rinomate aziende di abbigliamento del territorio.

Nel 1961 la Serigrafica Emiliana si trasferì stabilmente a Carpi.
L’ambizione e l’interesse di poter stampare anche su tessuto spinse il “futuro pioniere” a dedicarsi a questo nuovo progetto, che richiese una rivisitazione ragguardevole del processo produttivo dato che il procedimento serigrafico insisteva non più su cartoncini rigidi o vetro bensì su tessuto.
Le molteplici barriere all’entrata che si presentarono (prime fra tutte, le attrezzature e l’esperienza tecnica) resero particolarmente lungo e tortuoso lo sviluppo e la concretizzazione del progetto ma a seguito di numerosi studi e innumerevoli test empirici, nel 1962 nacque una business idea che offrì al mercato un nuovo servizio di nobilitazione tessile, consistente in una stampa piazzata su capo confezionato o pretagliato ottenuta con paste da stampa create artigianalmente.
Il successo che tale nuovo prodotto riscontrò nel distretto carpigiano spostò il centro di attenzione della stampa su carta e vetro a quella sul tessile. La ridefinizione del core business si orientò al mercato creando così le prerogative per il binomio serigrafia-abbigliamento.

Agli inizi degli anni ’70 le stampe realizzate da Serigrafica Emiliana riscontrarono un vero e proprio successo tanto che indussero il pioniere ad ‘ingrandirsi’, trasferendo l’attività in un nuovo capannone (1971) e costituendo “La Serigrafica Carpigiana snc”, società allora composta da 2 soci (uno dei quali è il fondatore) e ben 13 addetti.
La nascita e la continua crescita della concorrenza stimolarono La Serigrafica Carpigiana a ricercare strategie di segmentazione-differenziazione che valorizzassero il ruolo che fino ad allora aveva mantenuto nel distretto carpigiano, ossia quello di leader di qualità e sicurezza del processo di nobilitazione tessile. A partire dalla metà degli anni ’70 Serigrafica Carpigiana iniziò ad utilizzare paste da stampa di maggiore qualità (iniziò così a nobilitare anche articoli di fascia medio-alta) e contemporaneamente aumentò la gamma dei prodotti ottenibili con lo stesso processo della stampa a pigmento, quali la stampa lurex, la stampa gonfiata, quella flock e metallizzata.
Nel 1978 l’Azienda cambiò forma giuridica e nacque così “SERIGRAFICA CARPIGIANA S.R.L.

Nel 1985 l’Azienda fu interessata al terzo ed ultimo trasferimento di sede, sempre nel territorio carpigiano, un cambiamento volto ad ampliare ulteriormente gli spazi per dotare il laboratorio serigrafico di nuovi tavoli da stampa, attrezzature (macchine automatiche da stampa) e impianti (forni per il termofissaggio)

Nel 1990 l’Azienda iniziò ad essere ufficialmente guidata dalla seconda generazione del fondatore di Serigrafica Carpigiana, nella persona di Vaccari Alessandro, che nel frattempo aveva completato gli studi nella facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Modena, con tesi di laurea dal titolo: “L’apporto cromatico e la strategia del quick response nel settore del T/A”. Alessandro intraprese il suo nuovo percorso imprenditoriale in un contesto di mercato non facile, contraddistinto in particolare da numerosi competitors provenienti non solo dal circoscritto distretto carpigiano, bensì da tutta Italia e anche da Paesi esteri, dove il basso costo della manodopera innescò una vera e propria battaglia di prezzi al ribasso, alimentata altresì dalle numerose serigrafie capaci di far leva sulle economie di scala per ottenere vantaggi di costo grazie agli ingenti quantitativi prodotti. Tale situazione di mercato indusse Alessandro a cambiare strategia aziendale, orientandosi ad una politica di “immagine”, ove l’apporto creativo e la qualità sarebbero divenuti i principali punti di forza del prodotto offerto dall’azienda.
La nuova strategia richiese importanti cambiamenti sotto molteplici aspetti; innanzitutto, per poter nobilitare i filati più pregiati, la stampa avrebbe dovuto garantire i più elevati standard qualitativi, sia dal punto di vista cromatico che (soprattutto) dal punto di vista della morbidezza al tatto del tessuto stampato. Iniziò così un lungo percorso di studi e ricerca nel mondo delle paste da stampa a base di coloranti capaci di garantire, appunto, il massimo della qualità serigrafica su tessuto. Tale progetto rese necessario, in primo luogo, un ampliamento della struttura impiantistica dell’azienda (per poter occuparsi delle fasi di finissaggio) e, in secondo luogo, l’approfondimento teorico-pratico della ricettazione chimica dei coloranti.
L’approdo nel mondo della serigrafia tipica “comasca” rese poi inevitabile la necessità di rivolgersi ad un target di clientela più elevato; così, Serigrafica Carpigiana iniziò ad ampliare il proprio portafoglio clienti, arricchendolo con “griffe” sempre più affermate nel mercato dell’alta moda sia nazionale che internazionale, ben oltre i confini del circoscritto distretto carpigiano

Alla politica di “immagine” implementata a partire dai primi anni ’90, Serigrafica Carpigiana volle affiancare una progressiva e parallela strategia espansiva in riferimento alla gamma dei prodotti proposti; in particolare, oltre alle stampe serigrafiche con colori a pigmento e con coloranti (sia acidi che reattivi), iniziò ad occuparsi di laminature e lucidature colorate, applicazioni flock e transfer; infine, dal 2006, con l’acquisto di due nuovi macchinari, si aggiunse anche la stampa digitale con coloranti, che rappresentò una vera e propria rivoluzione grazie all’apporto cromatico che questa tecnica di stampa è in grado di garantire al substrato tessile nobilitato.
La progressiva differenziazione di prodotto attuata da Serigrafica Carpigiana si dimostrò una scelta strategicamente vincente, non solo per gli ottimi risultati ottenuti con i “nuovi” prodotti qualitativamente superiori, ma anche perché fu foriera di un consistente incremento di flessibilità aziendale. Invero, potendo contare su processi di nobilitazione estremamente vari, Serigrafica Carpigiana fu in grado di rispondere in modo sempre più positivo ed aderente alla naturale tendenza delle proposte-moda di aumentare i livelli di varietà e variabilità dei prodotti.
Grazie ai risultati nel tempo raggiunti, le collaborazioni che Serigrafica Carpigiana aveva iniziato a coltivare ed intrattenere con i clienti dell’alta moda divennero sempre più strette, nella visione comune di offrire all’utente finale prodotti made in Italy ai vertici della qualità.
Con il tempo, elementi quali l’esperienza, la professionalità e la velocità d’esecuzione sono divenuti fattori strategici fondamentali che hanno permesso a Serigrafica Carpigiana di garantire servizi e prodotti ad altissimo standard qualitativo per i più esigenti clienti dell’alta moda”

Oggi, Serigrafica Carpigiana – con il supporto della terza generazione della famiglia “pionieristica” – si sta impegnando nella nuova sfida di ridurre l’impatto ambientale dei prodotti proposti, sfruttando tecnologie d’avanguardia e materie prime sempre più rispettose dell’ambiente che siamo chiamati a difendere, oggi più che mai. Tale è l’obiettivo più nobile che Serigrafica Carpigiana ha deciso di perseguire e che la vedrà impegnata negli anni a venire